La-scienza-la-scuola-e-la-vita-Francesco-De-Sanctis-tra-noi-Copertina

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LA SCIENZA, LA SCUOLA E LA VITA. FRANCESCO DE SANCTIS TRA NOI

Atti del Convegno di Potenza del 4 e 5 dicembre 2018

a cura di Maria Teresa Imbriani

DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LA LUCANIA
Arte e Letteratura
Marzo 2021

OSANNA EDITORE
Pp. 224


Abstract

Il volume raccoglie gli Atti del Convegno di Potenza del 4 e 5 dicembre 2018, promosso dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università della Basilicata e dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis (1817-2017).

La prima parte, La scienza, la scuola e la vita, accoglie le relazioni introduttive di Toni Iermano sulla complessità delle esperienze culturali del giovane De Sanctis e di Giuseppe Cacciatore sul rapporto filosoficamente cruciale tra scienza e vita. Nell’ordine poi Giampaolo D’Andrea si occupa dell’attività di ministro dell’Istruzione pubblica; Matteo Palumbo analizza il racconto della formazione nella Giovinezza; Nicola De Blasi sottolinea la ricchezza e la novità del linguaggio del critico; Maurizio Martirano riflette sulla rivoluzione del ’48 e Luigi La Vista; Donato Verrastro esamina i discorsi politici rivolti ai giovani; Maria Teresa Imbriani si sofferma sulla controversa eredità della Seconda scuola. Negli Appunti di studio si accolgono i primi tracciati di ricerca di Aurora Zaccagnino, Antonella Venezia e Maria Chiara Irenze.

La seconda parte, significativamente intitolata Francesco De Sanctis tra noi, indaga sul nesso vitale tra storia e letteratura, rispondendo alla domanda che nella scuola diventa sempre più urgente: è ancora possibile l’insegnamento della letteratura italiana, oggi? Alla desanctisiana Storia della letteratura italiana, il manuale destinato a fornire la grammatica essenziale dell’insegnamento, sono idealmente dedicati i contributi di Guido Armellini, Gianni Oliva e Guido Baldi, che s’interrogano, da fronti metodologici differenti, sul futuro dell’insegnamento di una disciplina che, da De Sanctis in poi, rappresenta l’elemento di coesione di un grande progetto pedagogico nazionale.


Quel binomio La Scienza e la Vita, che fu l’argomento della celebre prolusione del 1872, costituì per De Sanctis la direzione di marcia alla quale doveva ispirarsi la società italiana, ritemprando lo spirito risorgimentale che aveva realizzato l’Unità d’Italia, avvertito come sempre più affievolito, con un ripiegamento verso gli atavici mali dell’io politico e dell’inerzia ammantata di retorica.

Al titolo della conferenza desanctisiana è stata appropriatamente aggiunta la parola scuola. È, appunto, alla scuola che ritorna De Sanctis nell’ultimo anno della sua vita, con l’intento di contrastare gli evidenti segni di decadenza della politica italiana dopo il grande evento del ricongiungimento all’Italia unita di Roma come capitale.

La parola scuola ritorna centrale nell’ultimo discorso politico pronunciato da De Sanctis a Trani il 29 gennaio 1883, un vero e proprio testamento politico e morale: «La politica non è stata mai per me una vocazione: io ero nato per vivere in mezzo ai miei giovani e predicare a loro ciò che mi pareva il bello e il buono, e mi sentivo tanto felice in mezzo a loro. Io ad essi non parlai mai di libertà, non parlai mai d’Italia; parlavo della dignità personale… La vita politica fu concepita da noi come un dovere ed un sacrificio; ed io, entrando nel Parlamento, mi portavo appresso il professore, e quello che fui nella scuola, fui nella vita… L’opera dei secoli non si cancella in un giorno; ed io vidi che il primo programma politico deve essere la nostra educazione».

De Sanctis pose allora un problema che ancora ci interpella e che si è perfino aggravato nel nostro tempo. Egli aveva in mente la Bildung, termine che coniuga cultura, formazione e fondazione in un’epoca storica nella quale parole come patria, famiglia, virtù personali e civili avevano valore e apprezzamento sociale. C’è da domandarsi, quale peso abbiano oggi queste parole nella disintegrata società consumistica contemporanea e quali siano i principi sui quali fondare una concezione educativa.


INDICE

Presentazione
GERARDO BIANCO

Introduzione
MARIA TERESA IMBRIANI

PARTE PRIMA
La scienza, la scuola e la vita

Relazioni
  De Sanctis e la prima scuola (da Vico Bisi alla Rivoluzione)
TONI IERMANO

De Sanctis filosofo e la centralità del nesso tra la scienza e la vita
GIUSEPPE CACCIATORE

Francesco De Sanctis ministro dell’Istruzione pubblica
GIAMPAOLO  D’ANDREA

«La giovinezza» di Francesco De Sanctis:il racconto della formazione e della vita
MATTEO PALUMBO

Riflessioni sulla lingua di De Sanctis
NICOLA DE BLASI

La gioventù italiana e la rivoluzione del ’48: riflession i su Luigi La Vista
MAURIZIO MARTIRANO

Idee con le ali e fatti zoppi. Scritti e discorsi politici dell’ultimo De Sanctis
DONATO VERRASTRO

Una difficile eredità: immagini, memorie e riflessi della Seconda scuola desanctisiana
MARIA TERESA IMBRIANI

Appunti di studio

Notizie intorno a Raffaele Bonari
AURORA ZACCAGNINO

Luigi Settembrini e Francesco De Sanctis nell’Università napoletana
ANTONELLA  VENEZIA

La scrittura e la vita nell’epistolario desanctisiano (1870-1872)
MARIA CHIARA IRENZE

PARTE SECONDA
Fancesco De Sanctis tra noi

Interventi
Qualche idea sull’educazione letteraria, oggi
GUIDO ARMELLINI

Per una metodologia geo-storica
GIANNI OLIVA

L’insegnamento della storia della letteratura italiana
GUIDO BALDI

Indice dei nomi


E’ disponibile il testo della relazione introduttiva al volume di Toni Iermano: De Sanctis e la prima scuola (da Vico Bisi alla Rivoluzione)

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E’ possibile acquistare online il volume LA SCIENZA, LA SCUOLA E LA VITA. FRANCESCO DE SANCTIS TRA NOI – Atti del Convegno di Potenza del 4 e 5 dicembre 2018

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Maria Teresa Imbriani, professoressa associata di Letteratura italiana nell’Università della Basilicata, ha al suo attivo una nutrita attività di ricerca, mirata principalmente al recupero e all’interpretazione di documenti rari o inediti. Tra i suoi lavori: il carteggio D’Ancona-Torraca (2003) e l’edizione critica della Fiaccola sotto il moggio di Gabriele d’Annunzio (2009).

IN COPERTINA: FELICE CASORATI, GLI SCOLARI, OLIO SU TAVOLA, cm 169 x 151 1927-1928, PALERMO, GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA

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