Toni Iermano - Rivista Di Studi Desanctisiani - Francesco De Sanctis - Scienza Del Vivente E Politica Della Prassi

Toni Iermano - Rivista di Studi Desanctisiani - Francesco De Sanctis - Scienza del vivente e politica della prassi

BIBLIOTECA DI STUDI DESANCTISIANI

Rivista Internazionale di Letteratura, Politica, Società

Toni Iermano

2017

Fabrizio Serra editore, Pisa · Roma
Pp. 224


Fedele all’invito a non «adorare» ma a «comprendere» le opere e la vita dei «nostri maggiori» che il ‘Professore’ per eccellenza, come usava chiamarsi, ebbe a formulare in occasione di un anniversario ariosteo, questo volume intende essere non una commemorazione ma una sentita rammemorazione e un omaggio al De Sanctis che ancora attende di essere ascoltato e capito a fondo, e la cui perdurante vitalità è legata alla centralità della politica come valore nella sua esistenza e nel suo pensiero.

I saggi qui raccolti fotografano diversi momenti della vita di De Sanctis e li analizzano cogliendo negli eventi, nell’azione e nella riflessione l’intima coerenza degli atteggiamenti e dei comportamenti. Mentre finora di De Sanctis si sono indagati importanti aspetti, ma in maniera sempre in qualche modo slegata e vincolata ai punti di vista disciplinari, il compito di oggi è ricostituire la coerenza di una figura a più dimensioni, il cui fulcro e principio unificante è – questa la tesi complessiva del volume – la passione politica.

Scienza del vivente e politica della prassi: in questo orientamento di fondo si inscrive anche, sul piano teorico, il superamento dello hegelismo inteso come astratto spirito di sistema, in favore della adesione allo svolgersi imprevedibile del ‘vivente’, sul piano operativo la ricerca delle concrete soluzioni possibili, ma senza transazioni e tradimenti dei principi di base: una ‘politica della prassi’ che spiega l’allontanamento dal massimalismo mazziniano e la fondazione della riformista ‘Sinistra giovane’. Complesso e armonico edificio in cui la letteratura e la politica abitano il medesimo spazio, il pensiero di De Sanctis esprime una profonda critica al potere, a ogni sua forma. Politica e potere si presentano non come un binomio, ma come una opposizione, e sulla base di questa audace consapevolezza il Professore disegna una visione da cui non si può tornare indietro.


SOMMARIO

Premessa

I. «La sventura non è giunta a domarmi». L’esilio calabrese tra Leopardi e la sconfitta della rivoluzione;

II. «Siamo sull’orlo della guerra civile»: il Mezzogiorno e lo stato d’assedio;

III. «È un Aspromonte consumato a Torino». I tumulti del settembre 1864 e la svolta verso una ‘Sinistra giovane’;

IV. L’eroe stendhaliano in politica. Massimo d’Azeglio nei ricordi e nelle lezioni della Seconda scuola;

V. «Questo popolo non si può rinnovare, se non rifacendosi una coscienza» : la letteratura come rinascita;

VI. Una lunga cavalcata: Un viaggio elettorale come romanzo storico;

VII. «Con l’una mano distrugge, con l’altra edifica». L’operaio di Gerusalemme e la formazione della nazione.

Indice dei nomi.


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